Dario… dal “finto amore” all’Amore Vero.

Un ‘finto amore’ mi ha portato alla distruzione e poi un invito strano e la risalita…

Sono nato a San Giovanni Rotondo, un paese della Puglia che tutti bene o male conoscono, ultimo di cinque figli. I miei genitori hanno dato la vita per la famiglia e si amavano davvero tantissimo. Però, questo amore familiare in cui ho avuto la fortuna di nascere è stato stroncato tragicamente dalla morte di mio padre, quando avevo solo cinque anni.

Da quel momento in poi ho assistito al rapido smembramento della mia famiglia, consumata dal dolore. Vedevo mia madre depressa e i miei fratelli che lottavano anche loro con tutto questo dolore e io mi ritrovavo in mezzo, il più piccolo! e cercavo di sopravvivere. Già dall’età di 11 anni, ho conosciuto il mondo della pornografia che è diventato il mezzo principale con il quale elemosinare un po’ di quell’amore che in casa non riuscivo a ricevere. Capivo che quel “finto amore” non sarebbe stato mai abbastanza, che il mio cuore non si sarebbe riempito mai, lasciando dentro di me un senso di depressione molto grande, costante, fin da quando ero bambino.

La pornografia è stata quell’amore, che io credevo tale, che goccia dopo goccia mi ha scavato dentro con insistenza, dividendo la mia vita in tante vite parallele:

il bravo ragazzo a scuola, il bravo ragazzo al catechismo, magari il  bravo ragazzo a casa che si trasformava invece in un dipendente da internet, dalla televisione, dalla pornografia durante la notte.

Passavo intere notti a non dormire soltanto per guardare l’ennesimo video o l’ennesima pagina e poi, la solita sensazione di chi non ne hai mai abbastanza. Questo ha cambiato tanto il mio rapporto con le persone.

Non riuscivo più a relazionarmi con gli altri proprio perché il mio rapporto era tanto condizionato dal vedere continuamente ragazzi e ragazze nude, condizionato anche dal voler essere proprio come uno di quei ragazzi e il non riuscire ad essere come uno di loro mi frustrava pesantemente.

Con il tempo ho cercato un po’ di trovare amore attraverso il mondo dello spettacolo: volevo diventare un cantante. Avevo scoperto questo mio grande talento e volevo diventare qualcuno.

Volevo diventare famoso per andare via di casa, volevo esser qualcuno e magari ,come la gente che guardavo in televisione, poter avere un po’ di quel successo, un po’ di quella fama che credevo essere l’amore. E così ho iniziato a scoprire anche un po’ il mondo delle feste: iniziavo a bere e a fumare; e mi sentivo anche un po’ apprezzato.

Dario - Nuovi Orizzonti

Sostituendo questo mio dolore con una ricerca compulsiva di diventare qualcuno e di diventare famoso, ho tirato fuori sicuramente un talento però sono andato a toccare quello che era un mio limite.

Tutto questo fino all’età di 17 anni in cui preso da una crisi di panico, in un periodo di depressione tanto grande, ho tentato il suicidio tre volte senza che nessuno della mia famiglia o dei miei amici lo sapessero. Ho avuto la percezione che la mia vita non avesse più nessun senso.

Mia madre che si era attaccata alla fede in modo maniacale, tale da far allontanare un po’ tutti noi dalla Chiesa, mi ha proposto un incontro di preghiera ad Assisi. Io pensandoci un po’, ho visto questa possibilità come l’ennesima possibile assenza da scuola, ho accettato senza sapere che quell’incontro di preghiera avrebbe cambiato per sempre la mia vita. Proprio lì, grazie all’abbraccio di una signora che non ho mai più rivisto, ho avvertito dentro di me un fuoco. Quella è stata la mia prima esperienza di Dio.

Ho sentito che non ero più solo e che la mia vita volevo spenderla per qualcosa di grande.

Così dopo aver conseguito il diploma di maturità sono partito per un’esperienza in comunità come volontario.

Pensavo di poter dare una mano a tanti che vivevano in situazioni di disagio, ma sono rimasto spiazzato perché in realtà ho scoperto di aver bisogno di dare una mano a me stesso, per riprendere in mano la mia vita in pienezza!

Il mio desiderio di morte è stato trasfigurato da un desiderio di cielo grandissimo che è costato tanta fatica, tanto sacrificio; non è stato così scontato

Ma Dio mi ha dato la possibilità di avere accanto quelle persone che mi hanno poi accompagnato passo dopo passo nel cammino per diventare quell’uomo che Dio ha sempre sognato e desiderato.