Andrea Bocelli all’inaugurazione della Cittadella Cielo

Io ho conosciuto Nuovi Orizzonti attraverso Chiara Amirante. L'incontro con lei non è una cosa comune, ma uno di quegli avvenimenti nella vita che per essere raccontati ci vorrebbe del tempo. In breve, posso dire che l'ho conosciuta casualmente nel luogo dove vivo ed è stato un amore a prima vista.

Una volta ho avuto il privilegio di toccare la Pietà di Michelangelo, grazie a un sovrintendente che deve avermi letto sul mio volto un’espressione che andava oltre l’ammirazione, quasi lo sconcerto…

Come si può pensare che un ragazzo riesca con un martello e uno scalpello a scolpire un’opera di quel valore e di quella profondità di pensiero? Quel sovrintendente mi chiese a cosa stessi pensando. Io ero un po’ imbarazzato, perché mi stavo facendo delle domande…

Lui mi dice:

“Guardi, maestro, secondo me ogni tanto il buon Dio si compiace di gettare una scintilla e una goccia di sé in qualcuno tra noi per ricordare a tutti gli altri la nostra mediocrità”.

Ecco, io quando mi sono trovato davanti a Chiara ho provato un po’ la stessa cosa. Mi sono detto:

“Non è possibile che una donna, così, da sola, possa realizzare questo miracolo; una donna sola che crea oggi la Cittadella Cielo, ma prima di questo tanto altro! Bisogna che qualche conoscenza in alto loco ce l’abbia!”.

Cosa è per me essere Cavaliere della luce? Non è tanto difficile per me che ho sempre avuto questa inclinazione verso la verità, verso la libertà, d’altronde l’uomo nasce libero e la libertà è uno dei valori più importanti nella nostra vita! Allora per me essere cavaliere della luce vuol dire portare la Verità e la Libertà, costi quel che costi e lo faccio – devo dire – senza fatica!