Intervento di Ennio Doris all’inaugurazione della Cittadella Cielo

Voglio dire che oggi ho ricevuto tanti ed enormi regali. Si, enormi! Perché vivo qui dentro questa esperienza, circondato da migliaia di persone che mi vogliono bene! Mi emoziono.

Io me lo sento addosso questo amore! Mi chiedo: cosa ho fatto per meritarmelo? Grazie a tutti voi. Grazie, Chiara; grazie, don Davide, per tutto quello che mi avete dato oggi.

Siccome sono stato chiamato in rappresentanza di chi ha dato una mano, e sono stato citato, vi dico una cosa. Avete dato una valutazione esagerata circa il mio contributo perché, se io confronto la mia offerta con quanto ho ricevuto da voi, è immensamente di più ciò che ho ricevuto! Io sono il meno generoso di tutti voi.

Ho ricevuto moltissimo perché l’incontro con Chiara avvenuto due anni fa mi ha reso più consapevole di ciò che ho avuto dalla vita.

Ho conosciuto e vissuto il paradiso: sono nato da due genitori che non ho scelto io; erano ricchissimi di amore anche se eravamo poverissimi per cui ho conosciuto la felicità.

Vi racconto un piccolo aneddoto: vivevamo in tre famiglie in una sola casa e la porta d’ingresso era sempre aperta, non c’era la chiave perché si entrava e si usciva continuamente. Una notte mamma sente un rumore, sveglia papà e gli dice: “Berto, ci sono i ladri”. E papà: “Dormi tranquilla, Agnese, speriamo che perdano qualcosa”.

Io sono nato in questa famiglia che non ho scelto e mi sono trovato circondato d’amore in famiglia, con gli amici, a scuola, da parte dei professori, nel lavoro.

E mi sono sempre chiesto: “Perché proprio io?”. E la risposta che mi davo era quella di essere chiamato a rendere testimonianza di qualcosa.

Ad esempio, credo di poter essere testimone nel mondo degli affari dove anche lì si può testimoniare ciò in cui credi, i tuoi valori; e anche la vita terrena ti premia. Un’altra grazia ricevuta nella vita è mia moglie, con la quale ho appena festeggiato 50 anni di matrimonio. Vi dico solo che lei mi aspettava tutte le sere da mezzanotte in poi per cenare, mi faceva da segretaria, da autista e sempre mi accoglieva con il sorriso e mi chiedeva: “Come è andata oggi?” e quando vedeva la mia faccia magari un po’ giù mi diceva: “Vedrai che domani andrà meglio”.

E mi dicevo: “Cosa ho fatto per meritarmela?”. Però anche nelle famiglie migliori qualche piccolo litigio c’è e vengono fuori le miserie umane.

L’incontro con Nuovi Orizzonti mi ha reso più consapevole che anch’io, se sono stato messo in queste condizioni favorevoli, devo dare testimonianza nel mondo degli affari e delle banche che è tanto considerato male.

Vi garantisco che da allora sono passati due anni e forse avrò alzato il tono della voce un mese fa, per un istante, poi ho chiesto scusa a Dina perché non se lo meritava. Quindi, l’incontro con Chiara ha permesso che l’amore con mia moglie diventasse ancora più intenso e sono più consapevole che è un dono che ho ricevuto da Dio e del quale dovrò rendergli conto. E di questo, con tutti i doni che ho ricevuto, sono un po’ preoccupato!

Vi voglio bene.