Il “nostro” Brasile. La testimonianza di Marco

Marco è un ragazzo che è uscito dall’inferno della droga dopo aver vissuto il cammino di Nuovi Orizzonti a Montevarchi dove è entrato nel 2013. Dopo il programma terapeutico ha scelto di restare in comunità per dedicare il suo tempo e la sua vita a chi come lui necessita di ascolto, accoglienza e sostegno. I primi due anni li ha vissuti da operatore e questo ultimo anno di servizio si è dedicato principalmente alla prevenzione in progetti scolastici incontrando circa 3.000 studenti classe per classe in Toscana. Quando siamo partiti per la missione in Brasile una decina di giorni fa’ mi ha condiviso con le lacrime agli occhi le delicate confidenze raccolte e quel “grido inascoltato” di cui ci parla Chiara Amirante e che ben troviamo descritto nel suo ultimo libro. In questo momento siamo a Fortaleza nella capitale dello stato del Cearà nel Nord-est del Brasile con un campo missionario composto da diversi volontari nelle missioni di Nuovi Orizzonti. Vi lascio alla testimonianza di uno di loro e al termine vi racconterò qualche particolare delle attività.

don Davide


Testimonianza di Marco

Dopo la prima notte trascorsa a Fortaleza nel CEU, condominio spirituale dove tra le 23 associazioni presenti c’è anche il nostro centro di evangelizzazione e di formazione al lavoro, siamo partiti per raggiungere la Cittadella Cielo nel deserto di Quixadà. Qui siamo restati per una settimana e abbiamo girato molte riprese raccogliendo tante storie difficili con l’obbiettivo di far conoscere in Italia i vari centri di accoglienza e le varie attività svolte da Nuovi Orizzonti. Sono realtà difficili. Il nostro cuore si è spezzato ogni giorno nel vedere quanto bisogno d’amore c’è in questa meravigliosa terra. Con un forte senso di impotenza dinnanzi a tanto dolore, ascoltiamo e accogliamo il grido drammatico di storie tremende: abusi, violenze, abbandoni, tossicodipendenza, povertà, miseria, morti che purtroppo sono all’ordine del giorno. Siamo stati nella comunità maschile Jeshua che accoglie ragazzi tossicodipendenti, nelle case Agape per bambini di strada, la Perfeita Alegria che è un centro diurno che accoglie i bambini di strada.
Abbiamo anche aiutato i missionari nel consegnare le ceste alimentari destinate alle famiglie inserite nel progetto Coraçaõ. La missione è proseguita nella triste realtà delle favelas e del carcere. Successivamente siamo andati a visitare i bambini nella scuola dove hanno la fortuna di poter mangiare, giocare e anche pregare. Nei prossimi giorni andremo all’ospedale per portare un po’ d’amore e gioia ai bambini ammalati.
Proprio a scuola ho incontrato un bimbo di nome Jefferson di 4 anni che voleva essere preso in braccio da me ed è stato un’ora tra le mie braccia mentre passeggiavo in silenzio con lui nei grandi corrodoi della scuola. Con tanta semplicità gli accarezzavo la testa! Al momento in cui dovevamo ripartire non voleva lasciarmi andar via. Il mio cuore si è spezzato e ho pianto con lui. Non volevo più lasciarlo, ma non potevo fare diversamente se non cercare di dargli l’affetto paterno di cui aveva bisogno per quel poco ma importante tempo che Dio ci ha donato di vivere insieme. GRAZIE JEFFERSON!!! Un’altra storia drammatica succede qualche giorno prima, a pochi minuti dal nostro alloggio. A causa dell’orribile legge delle favelas hanno sparato ad una donna davanti ai suoi figli ed è stata la terza vittima in una settimana.

Sono centinaia le esperienze infernali che Nuovi Orizzonti accoglie in questa terra e tanti sono i rischi nell’operare in questa trincea. Sono sofferenze talmente grandi che vanno oltre la nostra concezione! È questa la missione di chi, da anni, sta qui senza fermarsi mai. Solo Dio può dare tanta forza e coraggio agli operatori e ai responsabili presenti in Brasile! Questi eroi si contano sulle dita di una mano. Spesso sono soli e centinaia sono le richieste di aiuto da accogliere! Troppe volte noi ci lamentiamo per poco. Qui, invece, non esiste il tempo per riposare o fermarsi altrimenti la gente muore! “Trovare il giusto equilibrio è la cosa più difficile”. Queste le parole dei responsabili in Brasile!
La nostra missione ha lo scopo di dar voce al grido disperato di esseri umani troppo spesso dimenticati dal mondo più civile. Le telecamere della Rai sono uno strumento fondamentale per far conoscere all’Italia intera il “PROGETTO CORAÇÃO” con la speranza che arrivino piccoli sostegni di benefattori affinché quest’opera, iniziata alcuni anni fa’ con l’intenzione di sostenere le famiglie disagiate delle favelas, possa continuare ad accogliere ancora i bambini e i ragazzi in comunità.
Un tempo le famiglie che beneficiavano del progetto erano circa 800. Adesso, a causa della mancanza di fondi, sono solo 200 famiglie ad essere sostenute e il resto non ha abbastanza cibo per sopravvivere.
Oggi, dopo un lungo viaggio da Quixadà, siamo rientrati a Fortaleza e da domani entreremo nelle favelas più pericolose della città per incontrare e accogliere il grido inascoltato di tante altre persone.
Marco Martinuzzi

INFO SUL CAMPO MISSIONARIO

Le comunità di Nuovi Orizzonti in Brasile sono dislocate in due grandi centri: a Fortaleza sono presenti due case di accoglienza e una falegnameria grande in avvio per dare lavoro, formazione e un futuro di reinserimento sociale. Fortaleza da una parte è un punto di riferimento per il mare, essendo sempre estate, e dall’altra è una delle capitali del turismo sessuale minorile e una delle città più pericolose al mondo con una evidente discrepanza tra tantissimi poverissimi e pochi ricchissimi. I racconti di violenza sono estremi e in questo momento avvengono alcuni trattamenti disumani in guerre di bande rivali nelle diverse favelas. In un’altra città chiamata Quixadà, come anche a Fortaleza, é attivo il Progetto Coracao che sostiene ben 200 famiglie povere dando a loro alimenti essenziali per vivere e un percorso di formazione umana. Quixadà è una città nell’entroterra a tre ore da Fortaleza nel “deserto” brasiliano ovvero nella zona più povera in assoluto dove Nuovi Orizzonti ha un Cittadella Cielo in 600 ettari di terreno con due case di accoglienza per bambini di strada vittime di abuso e violenza, una comunità per ragazzi accolti dal carcere e dalla strada, una fazenda agricola di 200 ettari resi coltivabili e una fazenda con animali da allevamento, un centro diurno per dare alternativa alla strada a tanti bambini che non si possono accogliere e dove avvengono gli incontri con le famiglie per fare centro di ascolto e formazione. Tutto questo si sostiene con le offerte dall’Italia ed è portato avanti da eroici missionari in prima linea come Sandra e Gessé, Dania, Tonino, Valentina e Joylson… Stiamo visitando favelas, carceri, bambini delle nostre comunità e di altre stupende realtà che si spendono per i più poveri dei poveri. Vorremo aggiornarvi attimo dopo attimo ma il tempo è poco. Siamo stati nella scuola Regina Pacis, associazione italiana veronese, che dà gratuitamente da studiare a 400 bambini dalle favelas. Andremo nella Fazenda de esperienza fondata da Frei Hans e Nelson che aiuta ragazzi drogati del Brasile e andremo a Casa do menor che accoglie tanti bambini in difficoltà: è un’opera fantastica fondata da padre Renato Chiera. Questa notte saremo in strada dai bambini per portare loro ascolto e sostegno. Andremo anche in ospedale per dare sollievo e sorrisi vestiti da pagliacci. Ieri siamo stati nella Comunità Shalom che ci ha accolto con grande amore condividendo anche un incontro di evangelizzazione con 5.000 persone. Ci sarebbe tanto da raccontare ma spero che vi arrivi qualcosa dei miracoli visti e che vi arrivi anche la consegna di un grido che necessita del vostro aiuto.