Sono tornato bambino anch’io – L’esperienza di Marco nel progetto Europeo “Youth Inclusion”

Quest’anno, nella nostra Cittadella Cielo di Frosinone, si è svolto il progetto “Youth Inclusion” del programma European Solidarity Corps con l’obiettivo di favorire, a breve termine, la crescita personale di giovani volontari e minori in difficoltà. Abbiamo accompagnato Marco e Tina in questo percorso nonostante le difficoltà dovute alla pandemia Covid-19. Dopo la bella testimonianza di Tina vogliamo condividervi il racconto di Marco…

L'esperienza di Marco nel progetto europeo "Youth inclusion" - Nuovi Orizzonti

Io sono Marco, ho 20 anni, ed adesso che per me questo progetto si sta avviando verso la fine voglio condividere alcune delle esperienze più belle e alcuni dei tesori che porterò con me…

Circa un anno fa mi arriva la proposta di prendere parte a questo progetto, sono rimasto molto stupito, avevo sempre pensato che per fare il cosiddetto “Erasmus” bisognasse andare fuori, all’estero e non credevo fosse possibile rimanere nel proprio paese.

Accetto subito la proposta, avevo capito che questa opportunità poteva rivelarsi veramente una grande occasione per me, per crescere, per mettermi in gioco e per fare nuove esperienze

 Lo scopo principale del progetto è quello di dare un supporto ai bambini e giovani del territorio, alle loro famiglie e a tutte quelle persone che vengono aiutate grazie alla rete di Insieme Verso Nuovi Orizzonti.

Le attività che in questi 9 mesi abbiamo svolto insieme a Concetta (Tina), l’altra volontaria del progetto, e insieme alle persone che ci hanno seguito sono molte: visite con le famiglie  in carcere, ore di musico-terapia negli asili, pranzi ed eventi dedicati alle famiglie in difficoltà economica…

Se penso a chi è povero, mi viene facile pensare a chi è privato per qualche motivo di alcune cose: un tetto, un pasto caldo, una casa, dei vestiti, la libertà…

Attraverso le attività del progetto abbiamo passato molto tempo insieme a persone in varie situazioni di difficoltà economica e sociale, facendo del nostro meglio per poterli aiutare non solo con i beni materiali (cibo, vestiario, ecc..), ma provando a lasciare quel qualcosa di più, provando a donare quella ricchezza che tutti abbiamo dentro e che si chiama “Amore”.

E’ proprio lì che io posso dire di aver incontrato le mie povertà…

Nella mia vita apparentemente avevo tutto, eppure nel profondo sentivo che mancava qualcosa, mancava la felicità e la gioia nelle piccole cose di ogni giorno. Solo quando  ho avuto il coraggio di mettermi in gioco con la mia vita, mi sono scoperto anche io “povero” e bisognoso di essere amato.

Ma la parte più bella del donarsi al prossimo, di aiutare chi come te in quel momento ha bisogno di aiuto, è il fatto che nonostante tutto quello che ti manca, mettendo l’Amore nelle cose che fai ti scopri ricco! Ho fatto veramente esperienza che donando amore si riceve amore.

Le attività e le esperienze fatte sono molte, e ognuna ha lasciato qualcosa dentro me, ogni volta facendomi scoprire di nuovo quella ricchezza più grande che è l’Amore:

  • accompagnamento di un gruppo di famiglie in Vaticano al pranzo voluto da Papa Francesco nella 3°giornata mondiale dei poveri;
  • distribuzione di generi alimentari attraverso la rete Caritas;
  • visite e supporti alle famiglie bisognose e tanto altro.
L'esperienza di Marco nel progetto europeo "Youth inclusion" - Nuovi Orizzonti

Di nuovo a scuola…

Un’ altra delle bellissime esperienze è stata fare musico-terapia negli asili. In questa attività ho accompagnato Francesco, maestro di musico-terapia in alcune scuole del territorio, in particolare negli asili. Devo essere sincero, stare insieme ai bambini  è stata proprio una scommessa con me stesso, prima di iniziare questa attività avevo paura di non essere in grado di stare con loro, di non sentirmi adeguato a tornare nel mondo dei piccoli, di sentirmi a disagio. Nonostante questi timori, incredibilmente la prima volta che sono entrato in classe, ho sentito subito di essere a mio agio, vedere i piccoli tutti incuriositi ed intrepidi perché sapevano già che sarebbe arrivata un’ ora di giochi, musica e divertimento, ha fatto essere felice anche me di essere lì con loro, anche io in attesa di poter giocare e divertirmi e per un pò di tempo non lasciarmi condizionare da quei pensieri che mi avrebbero fatto fare tutt’altro.

Per quelle ore posso dire che sono tornato bambino anche io!

E questa esperienza in particolare la porterò sempre nel cuore, anche finito il progetto, in tutti quei momenti in cui dovrò imparare a dare ascolto a quel bimbo che c’è in me, che non si vergogna, che non si preoccupa, ma sà di essere amato e voluto bene.

Un incontro con l’Europa

Oltre le tante attività che il progetto “Youth Inclusion” prevedeva, un altro momento che ho vissuto è stato quello della formazione “OAT-Formazione all’arrivo”, organizzata dalla Ang (Agenzia Nazionale Giovani) a Roma lo scorso novembre. Consiste in una settimana circa di formazione insieme agli altri volontari provenienti da tutta Europa che al momento si trovavano in Italia anche loro per un progetto del Corpo Europeo di Solidarietà.

Quando sono stato convocato non sapevo bene di cosa si trattasse, siamo partiti insieme a Tina e ci siamo trovati insieme ad una ventina di ragazzi, solo quando siamo arrivati abbiamo capito che noi due eravamo gli unici italiani oltre ai formatori che ci seguivano. Superate le iniziali difficoltà dovute anche alla lingua, poiché non tutti riuscivano a parlare bene l’italiano, è stata anche una buona opportunità per allenarsi con l’inglese. La settimana è continuata tra i vari momenti di formazione, in cui ci sono stati spiegati tutti gli aspetti che il programma del Corpo Europeo di Solidarietà comprende,  abbiamo approfondito la cultura e le usanze di ogni nazione di origine, abbiamo messo a confronto i vari progetti che stavamo svolgendo, senza tralasciare dei bellissimi momenti di svago e di visita nella città di Roma. Un’esperienza dalla quale mi porto tante belle conoscenze e consapevolezze.

Ora che mancano pochi giorni alla fine del progetto, ho la consapevolezza di essere cresciuto tanto, di aver fatto esperienze che mi serviranno per tutta la vita e che mi saranno di aiuto in tanti momenti.

Ora per me non sta finendo un’ esperienza, ma sento che sta iniziando un nuovo capitolo bellissimo della mia vita !