Dal 17 al 19 febbraio si svolgerà in Vaticano un Convegno Internazionale dedicato alla riflessione sul Sacerdozio, inteso non in termini ministeriali, bensì battesimali.
Chiara Amirante sarà relatrice con il tema “Sacerdozio, redenzione e spirito missionario”, nel pomeriggio di sabato 19 febbraio.
Ogni battezzato riceve ciò che viene detto dignità sacerdotale, assieme alla regalità e alla funzione profetica.
Queste sono le parole del Rito, pronunciate dal ministro immediatamente dopo l’infusione dell’acqua, nel momento in cui il capo viene unto con il Sacro Crisma:
“Dio onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, ti ha liberato dal peccato e ti ha fatto rinascere dall’acqua e dallo Spirito Santo, unendoti al suo popolo; egli stesso ti consacra con il crisma della salvezza, perché inserito in Cristo, sacerdote, re e profeta, sia sempre membro del suo corpo per la vita eterna”.
Quando la liturgia usa il termine “membro”, l’attenzione dovrebbe andare alla produzione letteraria di San Paolo. Nel 12esimo capitolo della Prima Lettera ai Corinzi egli rappresenta la Chiesa come un unico grande corpo dove appunto ogni membro ha il suo specifico posto per l’utilità comune.
Il Simposio in programma in Vaticano ha anche questo obiettivo: favorire una riflessione sulla complementarietà di tutte le vocazioni. Non ne esiste una che sia superiore, bensì tutte sono a servizio l’una delle altre, perché ogni battezzato ne abbia beneficio.
Nel volantino che presenta il programma della tre giorni è riportata una frase illuminante di Papa Francesco: « Dio chiama a un particolare stato di vita: a donare noi stessi nella via del matrimonio, in quella del sacerdozio o della vita consacrata. »
Tutti siamo sacerdoti, ciascuno nello specifico del proprio stato di vita, alcuni come ministri ordinati, altri come religiosi, altri come sposi.
Come ha affermato il Concilio Vaticano II, nella Costituzione dogmatica sulla Chiesa, Lumen Gentium, l’unico sacerdote è Gesù Cristo. Ogni suo discepolo che offra la propria vita, attraverso le occupazioni quotidiane, la preghiera, la testimonianza personale, partecipa all’unico grande sacerdozio (si può allargare la riflessione leggendo i numeri 10 e 11 del documento conciliare, cliccando qui).
Se nel leggere queste parole qualcuno provasse una certa confusione o smarrimento, è assolutamente normale, conseguenza di un pensiero ancora troppo poco avanzato sul tema, per la quale è decisamente provvidenziale il Convegno Internazionale in programma i prossimi giorni.
Per approfondire e iscriversi al Simposio: www.communio-vocation.com