Esoterismo e informazione educante

3003593656_03165c4c70Recentemente molti siti riconducibili al panorama cattolico hanno fatto rimbalzare notizie allarmate circa il diffondersi di un “gioco” a sfondo esoterico in voga tra gli adolescenti (e non solo!), gioco che evocherebbe uno spirito a cui porre domande di vario genere, in particolare sul proprio futuro. Lo spirito risponderebbe facendo muovere la matita posta in equilibrio instabile sopra l’altra, dirigendosi verso un “Yes” o un “No” scritti sul foglio sottostante.

Il web è pieno di video artigianali, chiaramente realistici e non contraffatti, in cui si vede effettivamente il movimento inspiegabile della matita, che scatena terrore e ansia nei partecipanti alla seduta spiritica, perché è di questo che si tratta.

Non approfondisco ulteriormente il discorso di proposito, perché parto da un presupposto: credo che il demonio, creatura angelica decaduta, superiore all’uomo in quanto a intelligenza, abbia goduto nel vedere quanta pubblicità abbiamo fatto al fenomeno, come cristiani, attraverso i nostri canali informativa.

Allora forse dovevamo lasciare in sordina la cosa? No, assolutamente no. Il motivo è presto detto: la viralità di tale pratica esoterica è stata raggiunta principalmente tramite l’uso integrato dei social network (Twitter, Facebook, Instragram, Youtube, tanto per citare i più noti), ambiente frequentato soprattutto da adolescenti e giovani, o da addetti ai lavori come giornalisti e comunicatori di professione. Coloro che nei confronti dei giovani dovrebbero rappresentare un baluardo educativo sono invece fruitori abituali di un altro ambiente del web, che sono i classici siti. Anche educatori e pedagogisti usano i social network, ma con modalità differenti rispetto a fasce d’età più giovani. È stato quindi un bene diffondere l’allarme tramite i siti web, con articoli e post, così da raggiungere e mettere sull’attenti chi di dovere.

Ciò non toglie che il danno collaterale c’è stato e cioè un innalzamento della notorietà del fenomeno, e non è escludibile che gli allarmi lanciati abbiano funzionato da fattore scatenante per la curiosità di qualcuno, spingendo a ripetere l’esperimento e stabilendo così, nei casi realmente non legati a qualche motivo fisico, un legame con forze occulte pericolose.

Questo offre l’occasione per fare un ragionamento: come Chiesa, nelle varie componenti, che tipo di catechesi e di informazione abbiamo portato avanti circa il mondo delle tenebre, l’occulto, l’esoterico?

Ringraziando Papa Francesco, che più volte ne ha parlato in termini espliciti, finalmente stiamo andando verso una direzione di maggiore e più corretta informazione circa l’argomento, ma non ci si può esimere dal notare come sia vero che, se tanti giovani si sono accostati a sedute spiritiche come quella citata, è anche perché non siamo stati sufficientemente in grado di essere penetranti circa un’informazione equilibrata e serena sul mondo esoterico.

Si tratta di strategia, che probabilmente è mancata per troppo tempo e l’auspicio è che l’esperienza attuale ci insegni e ci sproni a cambiare marcia. Lo disse già Gesù, quando parlò della scaltrezza maggiore dei figli delle tenebre rispetto ai figli della luce. L’invito è ad essere semplici, ma furbi!

Attenzione, perché la strategia da parte di chi ha scelto di lavorare per il principe delle tenebre è molto articolata e organizzata.

Il “gioco” oggi finito in voga tra i nostri giovani, per certi versi è la semplificazione della pratica di dialogo con l’occulto tramite la tavola Ouija, divenuto pure tema principale di un film horror del 2014, o tramite altre pratiche altrettanto pericolose.

Forse dobbiamo parlare di più di questi temi, smascherando preventivamente le trame del nemico, in contesti più pacati all’interno dei quali si possa instaurare un dialogo costruttivo di ampio respiro, facendo crescere una coscienza formata giudicante, che sia in grado di discernere tra bene e male in modo più illuminato e intelligente.