EMERGENZA UCRAINA – “Nello strazio dell’umanità che grida, lì il mio cuore”

EMERGENZA UCRAINA “Nello strazio dell'umanità che grida, lì il mio cuore” – NUOVI ORIZZONTI

Vi raccontiamo cosa stiamo facendo annunciando i passi che a breve cercheremo di attuare.

La ferocia della guerra imperversa, alle immagini si aggiungono le storie di persone per le quali la vita si suddivide in un irreversibile “prima” e “dopo” il 24 febbraio 2022, “prima” e “dopo” la guerra.

Per chi ha vissuto la “morte” sulla propria pelle come chi arriva a Nuovi Orizzonti, è impossibile rimanere fermo davanti al grido di dolore che si alza dai territori di guerra: famiglie tagliate in due, con gli uomini a combattere corpo a corpo sotto i bombardamenti e le donne, i bambini e gli anziani profughi per sperare di salvare un unico bene, il più sacro: la vita.

È così che un piccolo gruppo di Nuovi Orizzonti ieri mattina alle prime luci dell’alba è partito con tre pulmini carichi di aiuti umanitari, grazie all’aiuto di tanti privati in Italia (in particolare da Montevarchi e San Miniato-Pistoia), della Caritas di Montevarchi e della Parrocchia  della Natività di Maria Ss. al Giglio di Montevarchi. Destinazione: confine tra Ucraina e Polonia. Grazie al contatto costante con le Prefetture di Firenze e Pisa e le indicazioni del Consolato di Cracovia, abbiamo avuto le giuste indicazioni per capire dove arrivare.

Come piccole luci che si accendono tra fitte tenebre, in questi giorni hanno iniziato ad arrivare messaggi e chiamate, mail e confidenze dalle varie comunità e gruppi di Nuovi Orizzonti con un unico comune denominatore: cosa posso fare?

In particolare ho riconosciuto uno zelo e un fuoco divampante in tanti che hanno scelto con radicalità di donare la propria vita per edificare la “Civiltà dell’Amore”, costruire una società rinnovata dalla forza della solidarietà e in tanti che si potevano dire “morti” per le terribili esperienze di vita e che grazie al cammino comunitario e di Spiritherapy sono tornati a vivere, desiderando profondamente fare della propria vita un dono d’amore per gli altri: è da persone di questo calibro che è composto il gruppo di ragazzi che oggi è in viaggio verso il confine con la guerra.

Conosco le loro storie e so che portano non solo un aiuto concreto ma vanno lì a farsi prossimo dei più deboli, dei più fragili, di chi in questo momento ha bisogno di tutto il sostegno possibile materiale, umano, psicologico e spirituale. Tra loro c’è anche Andry che è ucraino: ha deciso di tornare lì non per imbracciare un fucile, ma per portare speranza e costruire pace.

C’è un’ondata di bene che spontaneamente si sta muovendo e silenziosamente costruisce pace. È importante raccontare la forza del bene. Siamo arrivati alla partenza grazie ad una serie di “Dio-incidenze”. Non sapevamo a chi rivolgerci, dove andare, a chi chiedere, così un fratello di comunità focolarino ci ha messo in contatto con il focolare di Katowice. Kacper è stato felicissimo di aiutarci e ha messo a disposizione la sua casa per fare sostare per la notte i nostri ragazzi con l’accoglienza che si riserva agli amici più intimi. La situazione in Polonia è allo stremo: un milione di profughi che sono alloggiati ovunque.

La rete tra gli enti del terzo settore, le parrocchie e le istituzioni è stata importante sia per raccogliere gli aiuti da portare sia per capire come muoverci: abbiamo contattato l’ambasciata, diverse prefetture e molte associazioni per coordinarci e muoverci efficacemente ognuno per la propria parte.

Cosa sta avvenendo?

In queste ore vengono distribuiti i nostri beni umanitari raccolti e oggi stesso don Alexandro, Nicola, Andry, Luciano, Alessandro, Massimo, Nicola e Graziano arriveranno al centro profughi di Przemysl e si registreranno; poi prenderanno in mano i cartelli che abbiamo fatto nei giorni scorsi con il luogo di destinazione e il numero di posti disponibili, aspettando chi deciderà di intraprendere questo viaggio lontano dalla morte con loro. Incontreranno così le prime 20 persone che partiranno con loro per essere accolte nei centri di Nuovi Orizzonti.

Cosa realizzeremo?

Le prime accoglienze sono partite ed entro pochi giorni saranno più di 50 le persone – come ben sappiamo donne, bambini e anziani – accolte nei centri di Nuovi Orizzonti, le prime arriveranno a San Miniato, Montevarchi e Frosinone.

Parallelamente si attiverà a breve un nuovo Centro di prima accoglienza specifico per profughi in provincia di Foggia, sarà gestito in collaborazione con la Cooperativa FO.CO. (www.coopfoco.org), un’emanazione del movimento dei Focolari, una realtà con la quale abbiamo sviluppato un progetto di accoglienza nella nostra casa di Comiso (RG), rivolto a minorenni che abbiano ottenuto la misura dell’affidamento in prova.

Internamente stiamo cooperando anche a livello locale con la Caritas e la nostra rete di equipe di servizio e presenze nelle parrocchie, unitamente ad una raccolta fondi per sostenere le iniziative dirette.

Cosa puoi fare tu?

Per ora è attiva una raccolta fondi per chi volesse dare un contributo economico, perché al momento non c’è certezza riguardo alla disponibilità di fondi e alle modalità di accesso. Abbiamo fatto un salto di fede, come nel nostro stile, con la certezza che solo insieme e con l’aiuto di tutti possiamo farcela.

L’aiuto di ognuno, il tuo aiuto è importante, ti rende protagonista di questa storia di pace, che vuole unire piuttosto che dividere, curare piuttosto che ferire. Di solito suggerisco una cifra, ma in questa situazione ti chiedo di donare quanto ti è possibile, che siano 10€ oppure 200€, quelle persone hanno bisogno anche di te:

https://dona.nuoviorizzonti.org/ucraina/

Maggiori info

In molti hanno sentito il bisogno di fare qualcosa per questa emergenza: da varie persone della nostra Associazione è partito il desiderio di aprire le proprie case e le comunità per accogliere, sostenere, farsi prossimo di queste donne e bambini che non hanno più un luogo da chiamare casa. Abbiamo sentito la necessità di creare un coordinamento nazionale per mettere in rete tutte le disponibilità di accoglienza e curare tutta la parte legale e di relazione con le istituzioni e gli altri soggetti del terzo settore attivi sui vari territori. Nei prossimi giorni potremo dare informazioni più dettagliate su come mettersi a disposizione per accogliere o più in generale per dare una mano.

Mi sembra estremamente attuale uno stralcio dei primi scritti di Chiara:

(…) ogni persona che incontro, lì il mio tesoro.
Nell’oscurità delle tenebre, lì la mia luce.
Nello strazio dell’umanità che grida, lì il mio cuore.

Facciamo insieme tutto il possibile per ripetere con la nostra vita: pace, pace, pace.