Ma io cosa posso fare?

Ma io cosa posso fare?

Chiara Amirante domenica mattina su Canale5 nel programma “i viaggi del cuore” ha donato una riflessione sulla situazione mondiale e sulle sfide più attuali.


In questa puntata abbiamo scoperto la devozione e la spiritualità in Basilicata.

La spiritualità ci porta a scoprire che siamo tutti fratelli e che in questo mondo sempre più globalizzato siamo tutti sulla stessa barca e come ci ha ricordato Papa Francesco potremo evitare di affondare solo se ci decidiamo a remare insieme.

Viviamo infatti un tempo particolarmente difficile che ci pone dinanzi a tante sfide che ci interpellano tutti in prima persona.

Non avremmo mai pensato ad esempio di dover affrontare una pandemia globale che ci ha messo in ginocchio e ci ha costretto a fare i conti con la nostra fragilità, con la precarietà della vita, proprio nel momento in cui ci sentivamo così forti delle nostre grandi scoperte scientifiche e tecnologiche.

Poi, non abbiamo fatto in tempo a rialzare la testa per riprendere un po’ di respiro rispetto al Covid e a tutte le sue varianti ed ecco scoppiare, nel cuore dell’Europa, una pericolosissima guerra che, insieme alle tante polveriere sparse per il mondo, rischia di innescare la scintilla decisiva per il tanto temuto incubo di un conflitto mondiale e nucleare.

La pandemia e questo inaspettato conflitto, hanno tra l’altro contribuito ad una grave crisi economica e ad un aumento esponenziale dei disturbi mentali, delle dipendenze e delle tante problematiche connesse ad un malessere sempre più profondo pervasivo e diffuso.

Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità si è registrato, in seguito alla pandemia, un aumento del 25% delle persone colpite da depressione e disturbi d’ansia, anche tra i bambini e i ragazzi.

Non possiamo inoltre continuare a chiudere gli occhi dinnanzi alle sempre più evidenti conseguenze della crisi ambientale.

Sono troppe e gravi le sfide che ci troviamo a dover affrontare e, in questa ‘tempesta’ che stiamo vivendo, non possiamo fare a meno di interrogarci tutti.

Dobbiamo domandarci: ma io cosa posso fare? Quale può essere il mio personale contributo al bene della nostra grande famiglia che è l’umanità?

Siamo certamente consapevoli che ciò che ciascuno di noi può fare è solo una piccola goccia, ma tante gocce unite insieme possono formare meravigliosi arcobaleni che riaccendono la luce della speranza nella dolorosa notte che stiamo vivendo. Sono convinta che se in tanti ci impegnassimo a fare tutta la nostra parte, insieme potremmo davvero fare la differenza cambiare la storia.

Intervento nella puntata de “I viaggi del cuore” di domenica 25 giugno 2023